martedì 7 dicembre 2010

Shango non si è impiccato - (Oba Koso)


C'era una volta nel regno yoruba, un potente re chiamato Shango e col il passare del tempo, alcuni dei suoi consiglieri e generali dell'esercito diventarono così potente che lo hanno costringono ad' abdicare.
L'ammutinamento era così grande e i pochi affezionati amici, consiglieri e l'esercito voleva combattere per mantenerlo al potere, ma Shango capiva che questo sarebbe esploso in una sanguinosa guerra civile, così decisi di dimettersi.
Fu mandato in esilio dal nuovo consiglio, così pressi il suoi fedele amici con se, e lasci il regno.
Durante il viaggio però, molti altri uomini lo lasciarono ad uno ad uno e facendo ritorno in città di Oyo. Quando aveva solo pochi uomini rimasti, fece prendere da tristezza, angoscia e panico, la paura di continuare da solo, fece il resto. Andò da parte dai fedelissimi, e decisi di interrompere l'agonia. Mentre essi dormivano, si suicidò per impiccagione. Nell'antichità, era una vergogna per chiunque di impiccarsi, tanto più se quella persona era un re.
Quando la mattina i suoi uomini scoprì che era morto, fu sepolto di nascosto e tutti i presenti giurarono di mantenere il segreto di suicidio di Shango, ma per un motivo o l'altro, il segreto trapelato al pubblico, e la gente nel regno cominciarono a prendere in giro e a scherzare sul loro re.
Gli uomini fedeli a Shango fecero di tutto per negare la notizia: molti sostenevano che si trattava di un morto naturale, mentre altri ancora proclamavano che egli non era morto ma ancora vive in un paese molto a nord.
Quando molte persone continuavano ancora a deridere la memoria di Shango, i suoi amici decisero di punire tutti coloro che sostenevano che il re si era impiccato.
Quando pioveva, questi amici andavano a piccare il fuoco sulle case e bruciavano le capanne della gente che hanno continuato a ridicolizzare la memoria di Shango.
Shango poi nel fra tempo divenne un potente divinità di giustizia e colpisce con lampi e tuoni tutti coloro che non dicono la verità!

 Fine
     
         I Proverbi Yoruba
  • La porta non impedisce al ladro di entrare in casa, la porta serve solo a  non far entrare la capra   (traduzione letterale)  Anche se ci mettiamo tutto (il nostro impegno) qualche volta il destino non cambia. (traduzione del concetto). 
  • Chi stende i suo cacao al sole per farle asciugare deve asciugarsi con esse, se non c’è il pericolo che vengono mangiate dalle capre. (traduzione letterale).
  • Per avere un risultato importante bisogna lottare fino in fondo.(traduzione del concetto).Chi prende l’acqua dall’Ampolla, dice che ha visto un serpente, allora che deve dire quello      che andato al fiume per potare l’acqua a  casa?.(traduzione letterale). Per pigrizia c’è gente che trova scuse per non fare le cose traduzione del concetto).

3 commenti:

  1. Belli questi proverbi.
    Anche perché si capisce che in fondo le nostre culture non sono così distanti...

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  2. Condivido! Mi piace il blog, colorato! Bravo!

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  3. Riferito al proverbio sul destino: a volte il destino cambia, basta mettersi su un altro Odù..-giusto?

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